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La messa a fuoco dell’interiorità connessa all’esercizio delle arti marziali è il presupposto fondamentale che mi ha spinto a trasferire i concetti dell’Aikido nella relazione con il cane.

La sezione della spada giapponese, la Katana, ha la forma di un cuore. Il fondatore dell’ Aikido Morihei Ueshiba diceva: ” il lato destro della spada è la metà destra del mio cuore; il lato sinistro è la metà sinistra del cuore di chi mi sta davanti. insieme sono una cosa sola.” Questa è una metafora necessaria.

In qualsiasi relazione, sopratutto con il cane, il cuore ha sempre ragione. In ogni gesto che viene dal cuore si sperimenta la pienezza di tutte le funzioni psichiche compresenti, espresse da Jung in: Pensiero, Sentimento, Sensazione, Intuizione.

Se dentro di noi troviamo una forma armonica, sicuramente la troveremo anche nel nostro interlocutore.

Trovare l’armonia dentro e intorno a noi implica il non esasperare i nostri aspetti predominanti, sapendo bene, che attitudini funzionali troppo sviluppate in un solo senso (come dice sempre Jung) comportano minorazione in quel che si colloca all’opposto.

Per cui se troviamo l’equilibrio, non rischieremo di sbilanciare la relazione con il nostro cane usando troppo il sentimento e poco il pensiero o troppo la sensazione e poco l’intuizione.